martedì 23 aprile 2013

Apre al pubblico il rifugio anti-aereo di via Fago a Bolzano






E’ una notizia per certi versi incredibile:il rifugio antiaereo di via Fago a Bolzano riapre al pubblico, da aprile, grazie a una cooperativa. Interamente ricavato in galleria al livello tra parete rocciosa del versante del Guncina e la zona pianeggiante della conca cittadina, è il rifugio più ampio della provincia con una estensione stimata in circa 4.500 metri quadrati. E' caratterizzato da gallerie, cunicoli, sale e lunghi corridoi. Un tempo era provvisto di diverse entrate; oggi, per ragioni di sicurezza, le entrate sono solo due, una delle quali dietro il Centro di Riabilitazione della provincia.





La storia.

Il 10 settembre 1943 Hitler creò la " Zona di operazioni delle Prealpi" (Alpenforland) comprendente le provincie di Bolzano, Trento e Belluno, sotto la diretta amministrazione dei tedeschi, affidata al Gauleiter di Innsbruck Franz Hofer il quale nominò come prefetto per Bolzano Peter Hofer in sostituzione del prefetto fascista destituito. Il prefetto alloggiava a Bolzano nel Palazzo Ducale e per avere dei rifugi sicuri fece costruire dai prigionieri presenti nel capoluogo (in particolare i detenuti e ebrei del campo di via Resia) due rifugi nella zona di via Fago tra cui il rifugio Hofer che si collocava peraltro a ridosso dell'hotel Austria trasformato in ospedale. Il rifugio ospitò anche migliaia di persone civili che fuggivano dai bombardamenti tra il 1943 e il 1945. Dopo la guerra, negli anni '50, ospitò sfollati del Polesine e per tale motivo vennero realizzate delle apposite costruzioni in mattoni e cemento. Dal 1966 il rifugio è di proprietà del Demanio.



La visita

La cooperativa Talia ha richiesto all'Ufficio del Demanio la gestione del rifugio per poterlo fare visitare al pubblico. Nell'arco di un paio di mesi sono state fatte numerose operazioni per rendere praticabile e sicuro tutto il percorso. Dal mese di aprile 2013 lo si potrà visitare il venerdì dalle 17:00 alle 19:00 e il sabato dalle 14:30 alle 19.30. Si raccomandano scarpe comode, (potrebbe essere necessario anche l'uso di stivali) e un abbigliamento adatto a una temperatura tra i 14 e i 16 gradi. Si raccomanda inoltre di portarsi appresso una torcia elettrica. Per la visita al rifugio verranno distribuiti caschetti di sicurezza e materiale informativo.





Per ulteriori informazioni e prenotazioni di gruppi si può consultare il sito della Cooperativa:

www.taliabz.org Coop. Talia: 0471 502028      



da Quotidiano Alto Adige.

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