Il porfido di Laives fu il secondo cardine della medievale "Leifuers", anche se questo ramo economico divenne rilevante solo nel diciannovesimo secolo. Nel 1819 Laives venne dichiarato comune indipendente. Fino al 1948 la rete del tram di Bolzano arrivava fino a Laives. In seguito, con lo sviluppo del traffico automobilistico privato, la città di Laives si trasformò via via in un’amata "città satellite" di Bolzano, che venne scelta da molti abitanti del comprensorio di Bolzano come zona residenziale più economica e tuttavia molto confortevole.
tram al capolinea a Laives
Laives ha sviluppato un dialetto caratteristico. Dalla mescolanza della popolazione storicamente e tradizionalmente tedesca del passato austroungarico e la popolazione di lingua italiana dell’area trentina, è nato il „dialetto laivesotto“.
Il territorio comunale di Laives si estende da Oltrisarco oppure San Giacomo alle porte di Bolzano fino a tratti della Vallarsa, del Monte Largo, del Monte Regolo e della frazione di montagna La Costa. Particolarmente la zona della Vallarsa fino a Nova Ponente e i dintorni di La Costa sono ideali per delle passeggiate rilassanti. Per passeggiate nei freddi mesi invernali si presta soprattutto l’Altavia di Laives, che è in una privilegiata posizione soleggiata.
Dal punto di vista storico, l’aggiunta all’antica chiesa parrocchiale del 2004 è degna di nota: è un’affascinante combinazione architettonica tra l’antico e il moderno. Il campanile dell’anno 1250 è stato conservato. Una gita vale anche la cappella di San Pietro, conosciuta come „Peterköfele“, sopra Laives, anticamente parte del castello Liechtenstein, oggi non più esistente.
vista a 360 gradi dal Peterkofele sul territorio di Laives
Nessun commento:
Posta un commento