Non abbiamo ancora parlato del Duomo di Bolzano, l'emblema della città, dedicato a Maria Assunta.
Questo edificio nato dalla fusione unica della cultura nordica e dello stile rinascimentale venne eretto sui resti di un tempio paleocristiano tra il 1184 e il 1222. Nel XIV secolo ebbe poi inizio una nuova ed importante stagione costruttiva. In particolare, per quanto riguarda l’esterno, i fratelli Schiche di Augusta realizzarono – appunto nel Trecento – il rivestimento in marmo rosso e giallo e fecero costruire, sul fianco settentrionale della chiesa, la “porticina del vino”, uno dei più bei portali gotici di tutto il Tirolo, ornato con diverse statue. Inoltre fu completata la decorazione con doccioni e balaustre. Di grande effetto è il tetto verde-oro. Il campanile, alto 65 metri, ha finestre ogivali ed archi rampanti: disegnato da Burkhard Engelberg di Augusta, fu terminato nel 1517 da Hans Lutz von Schussenried. Sotto la torre si trova un affresco del Quattrocento, di scuola giottesca.
Molto bello si presenta in inverno durante il periodo del Mercatino di Natale, molto probabilmente grazie all'atmosfera piacevole che aleggia nella vicinissima Piazza Walther.
Passando all'interno, l'ambiente è diviso da tre navate ed è anch’esso caratterizzato dal contrasto fra l’arte gotica e il carattere rinascimentale degli affreschi del 1360-1370, tutti opera della scuola di Giotto, che un tempo ricoprivano completamente le pareti. Un altro capolavoro gotico di Hans Lutz von Schussenried è il pulpito, decorato con rilievi che raffigurano i padri della chiesa e i simboli dei quattro evangelisti. Sempre di stile gotico sono due rappresentazioni della Madonna: la prima, collocata in una cappella dietro l'altare maggiore barocco, è una delle prime madonne lactans della storia dell'arte; l'altra è una Pietà di Hans von Judenburg (1424), che colpisce per l’estrema dolcezza della sua espressione.
Ai piedi del campanile si trova un museo dedicato al Tesoro del Duomo, una tra le più complete raccolte di corredi sacri di età medievale e barocca di tutto il Tirolo: preziosi paramenti liturgici, gonfaloni di rinomati pittori del tempo, raffinati lavori d'oreficeria del Settecento. Gli oggetti esposti gettano luce su vari aspetti della liturgia cattolico-romana e sulla storia della parrocchia del Duomo e della sua comunità.
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